November 28, 2012

La città non dorme mai.

Mori Tower, Roppongi Hills

Come sono diverse e mutanti le notti di Tokyo.
A volte il cielo è blu, a volte è bianco; altre volte preferisce non mostrarsi.
E noi che formicoliamo qui sotto, tutti presi dalle nostre vite, siamo paradossalmente così statici e regolari.
Succede poi una cosa davvero strana. Dopo le dieci di sera, fuori non fa più freddo.
Chiudo bene il cappotto, avvolgo con cura la sciarpa e appena mi tuffo fuori l'aria mi accarezza. Tiepida. Così la strada non fa più paura e si vedono solo i sorrisi.
E quando pochi passi mi dividono dalla Stazione ma un rosso mi obbliga a fermarti, basta alzare gli occhi al cielo. Lei è lì, raggiante nel buio, con la sua anima blu che sobbalza regolare.
Dolce notte Tokyo, città che non dorme mai.



October 29, 2012

Sardegna tra cielo e mare.

Una piccola pausa in Francia prima di assaporare il mio rientro annuale nell'Isola, quella a forma di piedone, placidamente incastonata nel Mediterraneo.

La Cantina di Moet et Chandon

 Il cielo limpido di Epernay mi ha preparata all'ultimo morso di estate nella mia bella Isola. Temperature estive e cieli autunnali, i sorrisi degli amici e nuovi punti di vista...

In volo con Nicola

Soprattutto, niente terremoti :) A Sassari ho potuto fare incetta di utensili da cucina davvero originali: il mattarello rigato per fare gli spaghetti, la rotella artigianale di bronzo per fare i pizzi alla pasta, i grembiuli griffati per le mie allieve. Il tempo è volato via come un battito di ciglia, ed eccomi di nuovo sotto al Monte Fuji, ormai innevato e pronto a regalarci spettacolari vedute.


Vi lascio con le mie lorighittas allo zafferano in versione cadeau, da donare agli amici, preparate come da tradizione per le Feste di Ognissanti.

October 08, 2012

La valigia sul letto.

Succede che, dopo un anno di lavoro, ci si ritrovi in ferie. Con la valigia pronta, il passaporto in tasca e le chiavi di due case agli estremi del mondo in borsa. Soprattutto, con quell'Isola a forma di piedone sempre nel cuore. Sto arrivando!

April 19, 2011

Sakura, sakura, sakura.

O voi che visitate questo blog nella speranza di avere aggiornamenti freschi e repentini sulla situazione nucleare in Giappone, abbandonate ogni speranza. Per questo ci sono Luca e Mamoru di Giappopazzie e i ragazzi di Unico Lab :)))
Se invece siete in pensiero per me e Yuka-chan, ecco qui qualche aggiornamento.

Le scosse continuano, più o meno intense, si sono verificati inoltre terremoti anche in zone "non sospette". Alla tv ci ricordano che presto ci beccheremo una nuova scossa di magnitudo 8.0, di... assestamento. Brrrr.
Nonostante tutto i treni viaggiano carichi, si lavora come e più di prima e, se la notte all'improvviso si balla un po', si riesce quasi subito a riprendere sonno.

Anche quest'anno la primavera è arrivata, leggermente in ritardo e appena più fresca del previsto.
Domenica scorsa io e la mia gattina ci siamo così concesse una meravigliosa passeggiata al tempio Yasukuni, famoso per i suoi ciliegi centenari e per l'atmosfera tradizionale che aleggia nell'aria.

Cielo azzurro e qualche nuvoletta leggera...

Basta alzare la testa per ammirare qualcosa di meraviglioso...

Ed ecco il famoso laghetto del Tempio, completo di petali galleggianti.

(foto by Maritochan)

Nonostante tutto, finché ci sono i sakura c'è speranza :)
Ah, dimenticavo. Ecco cosa è comparso due giorni fa nel mio tè giapponese pomeridiano.



March 24, 2011

La grande minaccia tossica è arrivata in Italia.

"La nube arriva in Italia, è psicosi".
Così oggi il Corriere della Sera intitola un trafiletto in home page, tra una bomba in Libia e un gossip di Formula Uno, smentendo poi prontamente il contenuto allarmistico una volta fatto clic sull'approfondimento.

State tranquilli, Fazio dice che è innocua. Solito giochetto di terrorismo mediatico, insomma.

Purtroppo devo invece informarvi che l'Italia non è più al sicuro e la minaccia tossica è già arrivata. Da più di 30 anni.
La Centrale incriminata non ha un nome un po' strano e non si trova a 10000 km dai vostri corpicini, piuttosto occupa un'area di ben 425 ettari di territorio all'interno del Comune di Roma.
Gli impianti non sono sei ma cinquantotto, sotto forma di tralicci alti più di 100 metri. Non emette puzzette di vapore ma potentissime radio-frequenze, che a dispetto della minacciosissima ma effettivamente un po' polentona nube impiegano un secondo a fare il giro del mondo, raggiungendo ogni angolo della terra, senza l’ausilio di ponti-radio, ma sfruttando il rimbalzo della ionosfera. Tutti i giorni, per tutto il giorno, da più di trenta anni, creando un preoccupante aumento di decessi causati da malattie neoplastiche. Molte delle vittime sono costituite da bambini.

E pensare che alle prime tracce di radioattività nelle verdure coltivate intorno all'area interessata dall'incidente della centrale di Fukushima, il Governo giapponese ha immediatamente bloccato la loro distribuzione e commercializzazione. Nessuno è rimasto intossicato o danneggiato, nemmeno una nausea sospetta o un'escoriazione; per assistere a un qualsiasi effetto, si dovrebbe consumare un kilo di spinaci ogni giorno per un anno intero. Per prevenzione è stato semplicemente imposto lo stop totale, al costo di causare ingenti danni all'agricoltura e all'allevamento di una delle Province più produttive del Giappone, già martoriata dal terremoto e dallo tsunami dello scorso 11 Marzo.

A proposito di terremoto, devo ringraziare il vicepresidente del CNR De Mattei per avermi insegnato che "la tragedia del Giappone è il giusto castigo di Dio", e per avermi ricordato che effettivamente a Roma il miracolo divino si compie ogni giorno nei citofoni delle pecorelle smarrite.
Sebbene il fondo elettromagnetico dei territori adiacenti all'impianto sia elevatissimo e di gran lunga superiore ai limiti di legge, lo Stato italiano non ha MAI fermato l'operatività delle antenne mortali di Radio Vaticana.
Sono passati decenni tra iniziative giudiziarie, parlamentari, politiche e diplomatiche ma non è stata ancora trovata una soluzione all'inquinamento elettromagnetico che violenta da anni la zona. Lo scarso interesse dei media è davvero preoccupante; le informazioni, tra l'altro facilmente reperibili su Internet, non sono scritte in incomprensibili ideogrammi ma nella nostra comprensibilissima lingua.

Se volete documentarvi andate sul sito del Comitato di Bambini senza Onde. Con la speranza che la voce dei Cittadini della zona sia ascoltata almeno quanto quella degli sparacastronerie dall'immenso potere mediatico.

March 18, 2011

Irriducib(b)ili.

Il vento ha spazzato via il grigiore dei giorni scorsi stendendo uno splendido manto azzurro su di noi e l'aria è così fresca.
Un po' come certe giornate d'inverno quando ero piccola, si usciva a piedi per andare a comprare le paste fresche. Per mano a nonno e con il naso all'insù per via Matteotti.

In vista del weekend lungo, molti dei miei amici italiani si sono spostati verso sud per fare scorpacciate di takoyaki e okonomiyaki. Luca ha addirittura organizzato una fantastica Casa Rifugio nella sua tenuta panoramica di Takarazuka (grazie per l'invito cicci, alla prossima mi fiondo).L'Ambasciata Italiana ci tiene costantemente aggiornati via email e tramite la loro homepage. Sono stati messi a disposizione diversi posti gratuiti nei voli odierni Osaka-Roma e Osaka-Milano per chi vuole rimpatriare, dando chiaramente precedenza a famiglie con bimbi e donne in stato di gravidanza. Una splendida notizia che sicuramente non verrà riportata dai nostri quotidiani, che dopo aver esaurito dati inventati estratti dal cilindro delle menate ora sono tutti presi dalle prossime mosse del Colonnello.

Sicuramente non riporteranno nemmeno la notizia che, accanto all'Esercito giapponese, ora c'è anche la squadra speciale dei Vigili del Fuoco di Tokyo impegnata nelle operazioni di raffreddamento dell'impianto di Fukushima.
Centotrentanove uomini su trenta mezzi speciali rosso fiammante, roba da far sbiadire il nostro blasonato Cavallino. E sono in arrivo anche i cugini da Osaka.

Per concludere, informo parenti e amici che il nostro weekend lungo sarà articolato come segue. Venerdì sera, in vista del piano sul risparmio energetico attuato nella nostra Città dalle 19 alle 22, la Familia se n'è andata a mangiare yakiniku (esattamente manzo di Kobe) nel Ku accanto. Le mie emissioni cipollose hanno costretto Yuka-chan a sgattaiolare via dal futon e a passare la notte all'addiaccio sul tappeto di pecora accanto al letto.

La zuppa finale, principalmente a base d'aglio :D

Oggi invece organizzeremo qui a casa un pranzo italiano con i cognati di Kawasaki. Il menu prevede come main risotto ai funghi (con riso della Sardegna della dispensa rimasta miracolosamente intatta) e diversi vini francesi della cantina di Marito-chan, che continua ad approfittare di imperdibili offerte della Belluna. Come dargli torto!!! :D
Ecco una diapositiva dell'antipasto.


Insomma, noi irriducibbili non ce ne andiamo da nessuna parte. Anzi, nei limiti del budget familiare sganciamo qualche soldino per dare una bella scossa all'economia che barcolla, concedendoci qualche piccolo extra. Dobbiamo pure riprenderci dopo tutto lo stress aggiuntivo che lo sciacallaggio mediatico ha ficcato nelle nostre testoline frastornate ;)

Baci e abbracci a tutti, e ci sentiamo prestissimo.

March 16, 2011

Ubriaca e famosa.

Cammino incerta sbattendo un po' ovunque, tutta concentrata su quello strano doloretto che mi si è affossato ormai da giorni dentro al naso. Sono completamente ubriaca di terremoto.

Si balla per strada, sulle scale della metro, sul sofà, al supermercato; e la notte a letto è una vera tarantella.
Tutta concentrata nel mio precario equilibrio, ogni tanto faccio le cose al contrario, oppure dimentico di farle. Oppure di averle fatte.
Ma questo succedeva anche prima :)

Sicuramente non ricordo di aver mai ricevuto tutta questa attenzione mediatica.
Se escludiamo qualche comprensibilissimo link su blog "cugini" e un post riportato interamente su Udine20 (previa autorizzazione della sottoscritta), da dove arrivano tutti questi giornalisti (?) che vogliono addirittura intervistarmi?
Tra le tante email, voglio condividere con voi questa.

"Ciao claudia sono xxxx xxxxx, giornalista della xxxxxx xxxxxxx e collega di xxxxx xxxxxxxx. Sto raccogliendo i racconti degli italiani che hanno vissuto il terremoto in giappone. Puoi dirmi come stai, quanti anni hai, dove ti trovi e che lavoro fai? Sei di cagliari? È vero che c'è molta paura per le radiazioni? Grazie in anticipo, a presto!"


Caro giornalista che scrivi tutto basso, deprezzando le bellezze della nostra Lingua quali il maiuscolo e il minuscolo, la musicalità della punteggiatura, gli accapi. Lasciamo stare il mio umile nome, ma sostantivi come Giappone (Paese che mi ha accolta) e Cagliari (capoluogo della mia Regione e luogo natale di mio fratellino) non meriterebbero maggiore attenzione?

Non conosco il tuo collega, non l'ho nemmeno mai sentito nominare. Capisco che stai cercando di fare lo scoop del momento, ma la fretta e l'impersonalità con cui contatti una probabile futura e appetitosa terremotata traspira da ogni battitura.

Ciò che probabilmente mi disturba di più è il format da provino da Grande Fratello, mancano giusto altezza e peso (e orientamento sessuale, perché no).


Va bene, ti faccio fare lo scoop.

Sto bene, grazie. Vivo a casa mia con la luce elettrica, l'acqua calda, il gas.

Non ho perso nulla durante il terremoto, nemmeno il lavoro, presso il quale mi reco regolarmente nonostante i treni siano ridotti. Ma mi basta uscire di casa 20 minuti prima e fare un po' di fila.


Hai preso l'email dal mio blog, che sicuramente non hai nemmeno provato a leggere.

Altrimenti non mi chiederesti se sono di Cagliari.

Riguardo alle radiazioni si, c'è tanta paura e da anni. Mai sentito parlare di Radio Vaticana?


Scusate lo sfogo, ma è grazie allo sciacallaggio mediatico che si sta abbattendo sul Giappone se mia madre piange disperata immaginandomi avvolta in una nube tossica e ormai destinata a perdere denti e capelli.

E per il momento ho solo perso la pazienza.